Newman, Paul
attore cinematografico statunitense (Cleveland, Ohio, 1925-Westport, Connecticut, 2008). Educato all'Actors' Studio, si impose in Lassù qualcuno mi ama (1956) sulla scia di M. Brando. La sua preparazione teatrale, che nel 1959 lo portò al trionfo in La dolce ala della giovinezza di T. Williams, gli servì a costruirsi una personalità spiccata che, attraverso una serie di successi commerciali (da La lunga estate calda, 1958, a Exodus, 1960), gli consentì nel 1961 di esprimersi al meglio con Lo spaccone. A suo agio nel western psicologico (Furia selvaggia,1958) o provocatorio (Buffalo Bill e gli indiani, 1976), nel profilo sociale (Un uomo oggi, 1970; Diritto di cronaca, 1981), nel genere poliziesco (Bronx, 41º distretto di polizia, 1980) e nel film d'azione d'ogni tipo (Butch Cassidy, 1969; La stangata, 1973; Colpo secco, 1976; Quintet, 1979), ha anche diretto la moglie J. Woodward in La prima volta di Jennifer (1968) e in The Effects of Gamma Rays on Man-in-the-Moon Marigolds (1972). Ha inoltre prodotto, diretto e interpretato Sfida senza paura (1971) e Harry & Son (1984). Tra gli altri film: Il verdetto (1982), Il colore dei soldi (1986), Blaze (1989), Mr. and Mrs. Smith (1990). Nel 1985 ha ricevuto l'Oscar per la carriera. Nel 1994 è tornato sulle scene cinematografiche col personaggio del cinico industriale di Mr. Hula Hoop dei fratelli Coen e, da sempre impegnato sul fronte della beneficenza con una linea di prodotti alimentari che porta il suo nome, nello stesso anno è stato premiato nella notte degli Oscar per il suo impegno umanitario. Nel 1995, invece, è stato premiato al Festival di Berlino con l'Orso d'argento per La vita a modo mio di R. Benton. Nel 1999 è stato fra gli interpreti del film Le parole che non ti ho detto di Luis Mandoki, l'anno seguente è stato diretto da M. Kanievska in Per amore dei soldi, e nel 2002 ha interpretato Road to Perdition (Era mio padre), di S. Mendes.