Narcejac, Thomas
pseudonimo dello scrittore francese Pierre Ayraud (Rochefort-sur-Mer, Charente Maritime, 1908-Parigi 1998). Professore di lettere fino al 1947, dopo i primi successi lasciò l'insegnamento per la carriera letteraria, orientandosi verso il romanzo d'avventura (Liberty Ship, La mort est du voyage, 1948; La morte è un viaggio) e specializzandosi poi nel romanzo poliziesco, spesso in collaborazione con Pierre Boileau: Et mon tout est un homme (1965; L'acrostico è “uomo”), Manigances (1971; Raggiri), Le contrat (1988; Il contratto), Le bonsaï (1990; Il bonsai). Ha ripreso con successo il personaggio di Arsenio Lupin nelle molte Aventures d'Arsène Lupin (Avventure di Arsenio Lupin), nobilitando in pari tempo il genere dei romanzi popolari con saggi come Esthétique du roman d'aventure (Estetica del romanzo di avventure), Esthétique du roman noir (Estetica del romanzo nero) del 1947 e Le cas Simenon (1950; Il caso Simenon), rivelandone i meccanismi e propugnando un romanzo fatto di realtà socio-psicologica espressa in uno stile ispirato al cinema. Dalla collaborazione con P. Boileau sono scaturiti romanzi che sono considerati come pietre miliari nel genere poliziesco e grazie ai quali il giallo ha assunto uno statuto propriamente letterario. La produzione di Narcejac e Boileau ha continuato a essere ricca anche negli anni Novanta: La vengeance de la mouche (1990; La vendetta della mosca), Le soleil dans la main (1990; Il Sole in mano), La Villa d’en face (1991; La villa di fronte), Les Nocturnes (1991; I Notturni), La main passe (1991; Passa la mano), J’ai été un fantôme (1991; Sono stato un fantasma), Une étrange disparition: les enquêtes de Sans Atout (1995; Una strana scomparsa: le inchieste di Sans Atout), L’assassin de minuit (1995; L'assassino di mezzanotte).