NEAP
(Near Earth Asteroid Prospector). Sonda in progetto da parte della Space Dev, la prima società privata americana a voler lanciare un veicolo interplanetario. Si tratta di una piccola sonda, la cui partenza verso l'asteroide 4660 Nereus è in programma per il 2005-2007 ed il cui costo sarà limitato a 50 milioni di dollari compreso il lancio. Capo del progetto è Tony Spear, project manager della Mars Pathfinder, che ha lasciato il Jet Propulsion Laboratory della NASA dopo 30 anni di successi in missioni interplanetarie.Il lancio era inizialmente previsto con il razzo russo Rokot/STrela ss-19, un ex missile balistico intercontinentale a tre stadi a propellenti liquidi. Una riduzione di massa della sonda da 350 a 200 kg (con una revisione del progetto effettuata con il Jet Propulsion Laboratory della NASA) ne permetterà il lancio come carico secondario di un Ariane-5. La traiettoria verso Nereus prevede un passaggio vicino alla Luna per accrescerne la velocità. Durante questa fase di accelerazione gravitazionale, NEAP potrà fotografare le zone del nostro satellite in cui si presume vi sia dell'acqua. Arrivata nei pressi di Nereus, che orbita tra la Terra e Marte, la sonda si terrà per alcuni mesi parallela al corpo celeste ad una distanza di circa 10 km. Invierà a Terra foto e dati scientifici sulla natura superficiale dell'asteroide e sulla sua composizione. La telecamera per la ripresa delle immagini, fornita dall'Università dell'Arizona, è identica a quella della sonda Mars Pathfinder. Successivamente, NEAP si avvicinerà fino a 5 km e farà cadere su Nereus alcuni minuscoli sensori (microsats) per analisi fisiche e geologiche, ne raccoglierà i dati e li ritrasmetterà a Terra. Tenuto conto della bassa forza gravitazionale dell'asteroide, i sensori dovrebbero impattare la sua superficie ad una velocità di soli 1,3 metri al secondo. Esaurito questo compito, la sonda tenterà un atterraggio sull'asteroide. Il fine ultimo della missione – che sarà gestita dal centro di controllo spaziale dell'Università della California di San Diego – è la speranza di poter utilizzare in futuro gli asteroidi come miniere da cui ricavare risorse per miliardi di dollari.