Mosse, George

storico tedesco naturalizzato statunitense (Berlino 1918-Madison 1999). Di origini ebraiche, fugge dalla Germania in seguito alle leggi razziali e nel 1939 giunge negli Stati Uniti, dove completa la sua formazione universitaria all'Haverford College (1941). Consegue quindi un dottorato di ricerca in Storia ad Harvard (1946). Insegna storia all'Università dell'Iowa e nel 1957 si trasferisce all’Università del Wisconsin-Madison. I suoi interessi accademici, inizialmente dedicati alla politica del Rinascimento e alla Riforma, si orientano alla contemporaneità e alle origini culturali del nazionalsocialismo, del fascismo e dell'antisemitismo tedesco. Al periodo tra gli anni Sessanta e i primi anni Settanta risalgono diversi saggi su questi temi, come The Crisis of German Ideology: Intellectual Origins of the Third Reich (1964; Le origini culturali del terzo Reich), Germans and Jews: The Right, the Left, and the Search for a "Third Force" in Pre-Nazi Germany (1970) e Jews and Non-Jews in Eastern Europe 1918-1945 (1974). Nel 1975 esce il fondamentale The Nationalization of the Masses: Political Symbolism and Mass Movements in Germany from the Napoleonic Wars through the Third Reich (1975; La nazionalizzazione delle masse: simbolismo politico e movimenti di massa in Germania 1815-1933), in cui unisce alla prospettiva storica anche quella sociologica e antropologica, evidenziando così la forza dirompente degli aspetti liturgici ed estetici della partecipazione politica. Tra le opere principali pubblicate negli anni successivi, ricordiamo, Masses and Man: Nationalist and Fascist Perceptions of Reality (1980; L'Uomo e le masse nelle ideologie nazionaliste), German Jews beyond Judaism (1985; Il dialogo ebraico-tedesco: da Goethe a Hitler), Confronting the Nation: Jewish and Western Nationalism (1993) e The Image of Man: The Creation of Modern Masculinity (1996; L'immagine dell'uomo. Lo stereotipo maschile nell'epoca moderna). Del 1999 è l'autobiografia Confronting history (Di fronte alla storia).