Moore, Thomas
Indicepoeta e narratore irlandese (Dublino 1779-Sloperton, Wiltshire, 1852). Figura minore ma rappresentativa del romanticismo inglese, Moore fu popolarissimo ai suoi tempi per opere come le Irish Melodies (1807-34), musicate da lui stesso, e Lalla Rookh (1817), racconti in versi collegati da un commento in prosa, dove l'evocazione colorita e sobriamente sensuale di un Oriente lussureggiante si attua con una fluidità musicale e un'ironia delicata che rimangono le sue qualità migliori. Ingegno eclettico, Moore fu anche maestro della satira politica nella raccolta The Twopenny Post-Bag (1813) e nel romanzo comico The Fudge Family in Paris (1818); fu inoltre editore e biografo di Byron, di cui era stato amico. Notevoli sono anche il poemetto The Loves of the Angels (1823), che suscitò scalpore per la sua audacia morale, e il romanzo storico-filosofico The Epicurean (1827).
E. Sturtz, The Praise of Pleasure, Philosophy, Education and Communism in Moore's “Utopia”, Cambridge, 1957; S. J. Madelin, Thomas Moore, son œuvre, son universe, Parigi, 1985.