Minsk (città)
IndiceCapitale della Bielorussia e capoluogo della provincia omonima, 209 m s.m., 1.765.800 ab. (stima 2005).
Generalità
Situata sul fiume Svisloč, la città ha una struttura urbanistica basata su uno schema viario ortogonale, con ampi viali e numerosi parchi. È un importante nodo stradale e ferroviario, che assorbe e smista il traffico fra la Russia e l'Europa centrale e occidentale, in particolare la Polonia. Sede del Segretariato della Comunità di Stati Indipendenti, vi sorgono due università e diverse accademie nazionali. Vi nacque la danzatrice e coreografa Bronislava Nijinska (1891-1972).
Storia
Già ricordata nel sec. XI, la città fu nel XII alla testa di un principato indipendente. Nel sec. XIII fece parte della Lituania, poi (fine sec. XIV) dello Stato polacco-lituano, sviluppandosi in potenza e ricchezza. Dopo il sec. XV, contesa tra Polacchi e Russi, decadde. Con la prima spartizione della Polonia (1772), divenne definitivamente russa e raggiunse un notevole sviluppo nel sec. XIX e nei primi decenni del XX. La città fu occupata dai Tedeschi sia durante la prima guerra mondiale, sia durante la seconda guerra mondiale, quando la sua comunità ebraica venne deportata nei campi di sterminio nazisti. Nel 1944, coinvolta nello scontro tra gli eserciti tedesco e sovietico, fu quasi interamente distrutta. In seguito al crollo dell'Unione Sovietica nel 1991, Minsk è diventata la capitale della Bielorussia indipendente.
Arte
La città, devastata durante la seconda guerra mondiale, fu ricostruita nel dopoguerra secondo i dettami dell'urbanistica sovietica, con ampi parchi e viali. La Prospettiva Skaryny (già Prospettiva Lenin) è la principale arteria cittadina, sede delle più importanti istituzioni politiche e culturali. Alle devastazioni della guerra sono sopravvissute alcune chiese, tra cui l'ortodossa cattedrale dei santissimi Pietro e Paolo (sec. XVII) e la neogotica chiesa polacca di S. Simone (1908-1910), nota anche come “Chiesa Rossa”. Il Museo Nazionale delle Arti conserva una collezione di arte bielorussa dal sec. XVII a oggi, che comprende pitture, icone, sculture, ceramiche, oltre che opere di arte europea occidentale e russa. Il Museo Nazionale di Cultura e Storia custodisce oggetti della cultura materiale bielorussa, utensili da lavoro, strumenti per la caccia e la pesca, costumi tradizionali, strumenti musicali, monete, ecc.
Economia
L'economia è tuttora basata principalmente sull'industria, la principale del Paese, presente nei comparti alimentare, tessile, meccanico, metallurgico, elettrico, chimico, petrolchimico. Numerose sono, inoltre, le industrie conciarie, del legno, dei materiali da costruzione e grafico-editoriali. Un'ampia parte dell'energia necessaria agli impianti industriali viene fornita da una grossa centrale termoelettrica, che utilizza anche la torba estratta localmente. Il terziario è fondamentalmente legato alle funzioni politiche e amministrative della città. Aeroporto internazionale.