Mertens, Pierre

scrittore belga di lingua francese (Bruxelles 1939). Specialista di diritto internazionale, sociologo, docente di letterature comparate, crea sin dal primo romanzo, L'Inde ou l'Amérique (1969), un insieme coerente di temi, personaggi e luoghi che riappariranno nelle opere successive. Osservatore in Medio Oriente, in URSS e in America Latina, evoca il dramma degli esuli in Terre d'asile (1978; Terra d'asilo), precisando in Ombres au tableau (1982) la visione dell'estero da parte di un belga esiliato volontario, mentre in Èblouissements (1987) mette in scena un olandese alla ricerca di nuovi orizzonti. È anche autore di un libretto d'opera, La passion de Gilles (1982; La passione di Gilles). Specialista di diritto internazionale, professore e ricercatore, romanziere e novellista, Mertens continua la sua opera in cui l'impegno ha un ruolo essenziale. L'ispirazione gli viene spesso da fatti dell'attualità e i suoi personaggi sono spesso artisti. Con Les phoques de San Francisco (1991; Le foche di San Francisco), Mertens, con una requisitoria contro una certa letteratura che predilige l'isolamento, riflette sui rapporti conflittuali e passionali tra vita e letteratura. Erano precedentemente usciti Les chutes centrales (1991; Le cadute centrali), raccolta di novelle, e Lettres clandestines (1990; Lettere clandestine), incentrato sul compositore austriaco A. Berg; sono usciti Flammes (1993; Fiamme), Les bons offices (1994; I buoni uffizi) e Une paix royale (1997; Una pace reale), un'esplorazione del Belgio verso il quale Mertens nutre un sentimento di estraneità.

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