Medina del Campo

città (20.767 ab., stima 2006) della Spagna centrosettentrionale, nella provincia di Valladolid (comunità autonoma: Castiglia e León), 40 km a SSW del capoluogo. § Di origine celtiberica, fu occupata dai Musulmani nel 715 e riconquistata da Alfonso VI nel 1077. Importante nel basso Medioevo, per essere al centro della via della lana, si sviluppò ulteriormente grazie alla protezione di Isabella la Cattolica, che nel 1504, poco prima di morire, vi redasse il proprio testamento. In esso si preoccupò di tracciare le direttive del futuro governo, lasciando un succinto, ma preciso, programma politico. § Il castello de la Mota (dove morì del 1504 Isabella la Cattolica) fu costruito sulle fondamenta di una costruzione più antica intorno al 1440 (il progetto viene attribuito a F. de Carreño) e successivamente (1490-1500) ampliato e restaurato. Del sec. XVI sono la collegiata di S. Antolín a tre navate di uguale altezza (l'altare maggiore, del 1548, viene attribuito a J. de Picardo), la chiesa di S. Miguel, quella di Santiago e la chiesa conventuale della Magdalena (decorazione interna dei Corral de Villalpando, ca. 1558; dossale d'altare di E. Jordán, 1571). Allo stile del rinascimento herreriano appartiene la monumentale costruzione dell'Ospedale, fondato nel 1591. Notevole infine il palazzo di Rodrigo de Dueñas (prima metà del sec. XVI).

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