Mazzón, Galliano
pittore italiano (Camisano Vicentino 1896-Milano 1978). Studiò all'Accademia di Brera, formandosi poi in quella fucina d'avanguardia artistica che fu dal 1930 a Milano l'ambiente culturale della galleria “Il Milione”. Realizzò nel 1932 le sue prime pitture astratte (Spazio sensibile) e si accostò al surrealismo. Esigenze di ricerca interiore lo indussero a estraniarsi da ogni attività per oltre un decennio, fatta eccezione per un libro di poesie e uno di racconti surrealisti pubblicati anonimi nel 1938. Dopo il 1945 riprese a insegnare e a dipingere (Nello spazio, 1947) secondo la poetica del non-figurativo. Nel 1948 fece parte del Movimento Arte Concreta e nel 1951 figurò alla Mostra del primo astrattismo italiano. Verso il 1953 si volse al recupero di una figurazione di accorata idealizzazione che più tardi sfociò in forme di drammatico espressionismo, successivamente superato con il ritorno all'astratto. Negli ultimi anni ripropose alcune esperienze del passato, dal concretismo (Sequenze di ritmi n. 5, 1971) ai collages astratti (Collage, 1973; Lembi tagliati ricomposti, 1977).