Mattìa (imperatore)
d'Asburgo, imperatore (Vienna 1557-1619). Dopo la rivolta del 1576, assunse il governatorato dei Paesi Bassi (1577) su invito degli aristocratici e condusse una politica di collaborazione col principe di Orange, luogotenente degli Stati Generali. Riuscì a ristabilire la pace in Boemia, dopo la rivolta del 1606 causata dalla pazzia e dall'ossessione religiosa dell'imperatore Rodolfo II, suo fratello, concedendo con la “Lettera di maestà” (1609) la libertà di culto e di proprietà e l'autonomia della Transilvania. Re di Boemia dal 1611, succedette formalmente al fratello nel 1612, dovendo destreggiarsi in una situazione caratterizzata da profonde tensioni. Insieme al vescovo di Klesl tentò di impostare un compromesso tra la Lega Cattolica e l'Unione Protestante, ma la designazione a suo successore di Ferdinando di Stiria, intollerante discepolo dei gesuiti e persecutore del protestantesimo, seguita dalla morte dello stesso Mattia, fece nuovamente precipitare la rivolta che segnò l'inizio, in Boemia, della guerra dei Trent'anni.