Massimiliano Ferdinando Giusèppe
d'Asburgo, arciduca d'Austria, imperatore del Messico (Schönbrunn 1832-Querétaro 1867). Fratello di Francesco Giuseppe, sostituì Radetzky come governatore della Lombardia (1857) e tentò, senza successo, di condurre una politica riformatrice. Quando la Francia, approfittando della guerra di secessione negli Stati Uniti, intervenne militarmente nel Messico (1862) per ottenere il rimborso dei crediti concessi, Massimiliano accettò il titolo di imperatore (1864), pur essendo del tutto ignaro della situazione del Paese. Non riconosciuto dai progressisti messicani e osteggiato dai conservatori per le sue iniziative liberali, riuscì a reggersi solo finché Napoleone III non decise di ritirare le forze francesi (1866). Fallito il tentativo della moglie Carlotta di ottenere aiuti in Europa, Massimiliano, dopo essersi rifiutato di fuggire, dovette arrendersi alle truppe repubblicane di Benito Juárez (maggio 1867) che lo fece condannare a morte e fucilare.