Mari, Ènzo
designer italiano (Novara 1932-Milano 2020). Personalità eclettica del design italiano, si occupa anche di psicologia della visione; ha svolto attività didattica al Centro Studi di Comunicazione Visiva dell'Università di Parma, all'Accademia di Belle Arti di Carrara, al Politecnico di Milano, all'ISIA di Firenze. La sua ricerca plastico-cinetica si ricollega alle esperienze estetiche e culturali che furono proprie del costruttivismo russo e della scuola del Bauhaus, nell'approfondimento dei rapporti colore-volume e nella realizzazione di variazioni di elementi componibili. La mostra Quaranta vasi di ferro del 1959 è la prima presentazione delle ricerche di Mari applicate all'oggetto d'uso. Lamiere e profilati in ferro mediante semplici assemblaggi o saldature grezze si trasformano, prodotti da Danese, in vassoi, posacenere, ciotole, cestini. Significativo di questa produzione è il contenitore da tavolo Putrella (1958) che prende il nome dal profilato in ferro utilizzato in edilizia. Oltre alla progettazione di giochi per bambini e di oggetti di pratica utilità disegnati sempre per Danese (con il gioco in legno 16 animali ottiene la segnalazione al Compasso d'Oro del 1960) e Olivetti, Mari si è dedicato all'editoria (sue sono molte copertine per Adelphi e Boringhieri negli anni Sessanta del Novecento) e alla grafica. Presidente dell'Associazione per il Disegno Industriale (ADI) dal 1976 al 1979, vincitore di cinque Compassi d'Oro, ha ottenuto molteplici riconoscimenti anche all'estero. Nel 1972 partecipò alla mostra Italy the New Domestic Landscape (v. design) di New York e nella mostra del design italiano, tenutasi a Tōkyō nel 1990, figurò come una delle personalità più significative della nostra cultura dell'immagine. Ha progettato negli anni per le più note aziende di design tra cui Alessi, Artemide, Gavina, Magis, Agape, Zani&Zani, Sawaya&Moroni.