Manfrédi, Eustàchio
astronomo, matematico e poeta italiano (Bologna 1674-1739). Fratello di Gabriele, si dedicò dapprima al diritto poi all'astronomia, divenendo (1711) professore all'Università di Bologna; edificò tra il 1712 e il 1725 la Torre dell'Università, sede dell'osservatorio. Fondò, con U. M. Stancari e con G. Morgagni, l'Accademia delle Scienze di Bologna, detta degli “Inquieti”; nel 1715 iniziò la pubblicazione delle celebri Effemeridi bolognesi, continuate dai suoi successori fino al 1844. In campo letterario fu caposcuola del gruppo dei petrarchisti bolognesi e tra i migliori poeti arcadi per eleganza e compostezza: di notevole rilievo, per la delicata commozione che le anima, sono soprattutto le poesie in cui si svolge il tema della monacazione.