Manetóne

dotto sacerdote egiziano, forse originario di Sebennito (inizio sec. III a. C.). Fu tra coloro che introdussero, durante il regno di Tolomeo I, il culto di Serapide. Intorno al 280 a. C. scrisse in greco una storia egiziana (Aiguptiakà) attinta alle fonti indigene. Di essa ci sono pervenuti solo estratti da opere di scrittori classici o di cronografi cristiani (Giuseppe Flavio, Giulio Africano, Eusebio). Intorno all'800 Giorgio Sincello introdusse nella sua Cronografia un'Epitome (lista di re con la durata dei singoli regni, divisi in trenta dinastie che sono tuttora la base della nostra classificazione) derivata a sua volta dalle opere di Giulio Africano ed Eusebio. A Manetone sono attribuite anche altre opere di carattere religioso e rituale, alcune certamente spurie.

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