Magellano, Nubi di-
coppia di galassie visibili a occhio nudo nell'emisfero celeste australe, osservate per la prima volta nel corso del viaggio di circumnavigazione intrapreso da Magellano. La nube di dimensioni maggiori, la Grande Nube o LMC (Large Magellanic Cloud), si proietta nella costellazione del Dorado invadendo in parte anche l'adiacente Mensa, e ricopre un'area di oltre 7º di diametro; risplende di luminosità integrata pari a 0m,5. La nube minore, Piccola Nube o SMC (Small Magellanic Cloud), è situata nella regione del Tucano ove ricopre un'area di cielo di 3º,5 di ampiezza con luminosità complessiva pari a 2m,3. La LMC dista 180.000 anni luce e, nella struttura a spirale di tipo barrato, con appendici appena abbozzate ed estese per ca. 50.000 anni luce, sono probabilmente contenuti 25 miliardi di stelle, formazioni nebulari e un gran numero di ammassi aperti di giovani astri di Popolazione I (giganti e supergiganti blu, fra cui la S Doradi celebre per la prodigiosa potenza emissiva); non mancano peraltro stelle variabili, novae e stelle di Popolazione II (variabili RR Lyrae). La LMC è gravitazionalmente dipendente dalla nostra Galassia. Anche la SMC, con la sua distanza di 200.000 anni luce, poco diversa dalla consorella maggiore, si colloca fra le formazioni satelliti della nostra Galassia. Essa presenta morfologia del tutto irregolare; è probabilmente estesa per 30.000 anni luce e comprende ca. 600 milioni di astri, fra i quali possono annoverarsi una settantina di ammassi stellari del tipo aperto e del tipo globulare. Fra le variabili individuate, si contano numerose cefeidi di cui H. Leavitt, proprio esaminando la loro curva di luce in SMC, ebbe il merito di mettere in evidenza la tipica relazione fra luminosità e periodo.