Magalòtti, Lorènzo
scienziato, letterato e diplomatico (Roma 1637-Firenze 1712). Di famiglia fiorentina, trascorse una vita molto movimentata, viaggiando per quasi tutta l'Europa. Fu autore di numerose traduzioni (Bibbia, Anacreonte, Milton, Philips, Saint-Èvremond); di novelle di vena boccaccesca e di rime petrarchesche e platoneggianti (La donna immaginaria). Tuttavia la sua fama è legata alle opere scientifiche: discepolo di Malpighi, Borelli e Viviani, approfondì i suoi studi di anatomia e matematica. Segretario dell'Accademia del Cimento, nel 1667 dette coi Saggi di naturali esperienze (1662-67) una prova di stile di tradizione galileiana per la rapida e limpida prosa e per l'eleganza della lingua. Come diplomatico di Cosimo III de' Medici, percorse l'Austria, la Germania, l'Olanda e le Fiandre, l'Inghilterra e la Francia, la Spagna, il Portogallo e la Svezia, raccogliendo osservazioni moralistiche, geografiche, scientifiche o di semplice curiosità. Mostrò la sua raffinata sensibilità nelle Lettere sulle terre odorose d'Europa e d'America, dette volgarmente buccheri (postume, 1825) e nelle Lettere scientifiche ed erudite (postume, 1721). Con le Lettere familiari contro l'ateismo (postume, 1719) esercita un “moderato” scetticismo verso la ricerca scientifica che allontana da Dio.