Mérimée, Prosper
Indicescrittore francese (Parigi 1803-Cannes 1870). Avviato dal padre, il pittore Léonor (1757-1836), agli studi giuridici, nel 1825 si impose all'attenzione dei circoli letterari con un'abile mistificazione, il Théâtre de Clara Gazul, raccolta di brevi drammi in prosa attribuiti a un'attrice spagnola, cui seguì una raccolta apocrifa di canti popolari illirici (La Guzla, 1827). Si orientò poi verso il dramma (La Jacquerie, 1828) e il romanzo storico (Chronique du règne de Charles IX, 1829). Con la pubblicazione di brevi novelle sulla Revue de Paris, a cominciare dal 1829, imboccò la strada a lui più congeniale del racconto breve, di cui rinnovò in Francia forma e fortuna. Vennero così le novelle ora realistiche (Mateo Falcone, L'enlèvement de la redoute), ora fantastiche (La vision de Charles XI) o, ancora, psicologiche (La partie de tric-trac, La double méprise). Nominato (1834) ispettore generale ai monumenti storici, compì numerosi viaggi in patria e all'estero, ricavandone argomenti per i suoi capolavori: La Vénus d'Ille (1836), Colombe (1840), Arsène Guillot (1844), Carmen (1845). Eletto nel 1844 all'Académie Française, ospite abituale a corte grazie alla sua amicizia con l'imperatrice Eugenia, senatore nel 1853, attese negli ultimi anni alla traduzione dei grandi autori russi (Puškin, Gogol, Turgenev) e scrisse ancora novelle (La chambre bleue, Lokis, Djoumane, 1869), note di viaggio, studi di archeologia. Le Lettres à une inconnue (1873) e la Correspondance inédite (1896), ora fuse nella monumentale Correspondance générale, illuminano certi aspetti della sua figura umana e artistica, nella quale si conciliano, come in Stendhal che fu suo amico, il gusto romantico delle passioni violente e una personale vena di scetticismo e di ironico distacco.
Prosper Mérimée in un ritratto di S. Rochard (Parigi, Musée Carnavalet).
De Agostini Picture Library/G. Dagli Orti
Bibliografia
M. Parturier, Une amitié littéraire: Mérimée et Ivan Tourguéniev, Parigi, 1952; F. P. Bowman, Mérimée: Heroism, Pessimism and Irony, Berkeley-Los Angeles, 1962; P. Léon, Mérimée et son temps, Parigi, 1962; E. Gans, Les premières nouvelles de Mérimée, Parigi, 1972; J. Freustié, Prosper Mérimée, le nerveux hautain, Parigi, 1982.