Longobucco
Indicecomune in provincia di Cosenza (80 km), 784 m s.m., 210,35 km², 4351 ab. (longobucchesi), patrono: san Domenico (1-4 agosto).
Centro situato nell'alta valle del fiume Trionto; è compreso nel Parco Nazionale della Sila. Fondato nel Medioevo e citato come Longobuccum, fu nei secoli soggetto a diversi casati, tra cui gli Aragonesi e gli Sforza; ebbe grande rilievo per la presenza di miniere d'argento, sfruttate intensivamente fino alla dominazione angioina (sec. XIII). § Tra le risorse artistiche del paese è il santuario di Santa Maria Assunta, che mantiene dell'originario edificio cinquecentesco il campanile; all'interno sono custodite una statua lignea della Madonna col Bambino (sec. XVI) e argenterie del Settecento. Nella chiesa di Santa Maria Maddalena si trovano un crocifisso colorato del sec. XIX e una serie di dipinti del tardo Settecento. Nel Museo Parrocchiale si possono ammirare diverse opere in argento. § L'economia si basa sull'agricoltura (ortaggi, cereali, patate, noci e frutta) e sull'artigianato tessile (coperte e tappeti) di tradizione secolare. Alcune piccole industrie operano nei settori del legno, dei materiali da costruzione e della trasformazione dei prodotti agricoli.