Leoncillo
nome d'arte dello scultore L. Leonardi (Spoleto 1915-1968). Studiò all'Istituto d'Arte di Perugia e diresse una scuola di ceramica a Umbertide (Umbria); stabilitosi a Roma, insegnò ceramica all'Accademia di Belle Arti. Espressionista dapprima, secondo i caratteri della “scuola romana”, fu attratto poi da processi di astrazione formale e da stilizzazioni geometriche di organizzazione cubista. Sensibile alla tessitura pittorica, usò la ceramica policroma per costruire la sua scultura, adattando ogni risorsa e possibilità espressiva della materia alle diverse esperienze formali maturate dalla scultura moderna. Dopo il 1955, anno del Monumento alla Partigiana per Venezia (poi distrutto da atto vandalico; bozzetto al Museo d'Arte Moderna-Ca' Pesaro di Venezia), l'artista abbandonò il rigore analitico della forma per dar vita a immagini più immediate della fantasia, tornando poi, all'inizio degli anni Sessanta, alla costruzione strutturale di impianto cubista (Pietà, 1964; Gli amanti antichi, 1965).