Lassalle, Ferdinand
Indiceuomo politico e filosofo tedesco (Breslavia 1825-Ginevra 1864). Studente all'Università di Breslavia, poi a Berlino, fu profondamente influenzato dalla filosofia di Hegel, alla quale restò per sempre legato, facendo propri gli schemi interpretativi della cosiddetta sinistra hegeliana. A Parigi nel 1845 (qui il suo nome Lassal fu francesizzato in Lassalle) conobbe il sansimonismo e Proudhon ed entrò in contatto con le idee di Marx. Divenuto celebre per la focosa difesa della contessa Sofia di Hatzfeldt, in un lungo processo che opponeva la nobildonna al marito, Lassalle poté approfondire le sue conoscenze giuridiche (esposte poi in Das System der erworbenen Rechte, 1861; Il sistema dei diritti acquisiti) e arrivare a teorizzare – sulla scorta dell'hegelismo – la storicità del diritto e la possibilità del venir meno anche del principio di proprietà privata, quando non avesse più corrisposto agli interessi della collettività. Esponente del movimento rivoluzionario, nel 1848 fu imprigionato per pochi mesi, ma, appena tornato in libertà, approfondì gli studi filosofici, manifestando la propria insofferenza per l'inadeguatezza programmatica dei gruppi progressisti prussiani. Favorevole alle aspirazioni unitarie germaniche e italiane, vide nell'Impero austriaco il comune nemico da combattere (Der italienische Krieg und die Aufgabe Preusses, 1859) e nel 1861 s'incontrò con Garibaldi a Caprera per stabilire una convergenza di strategia. Il suo impegno per dar vita a un autonomo movimento operaio organizzato, iniziato nel 1862 con la pubblicazione dell'Arbeiter-Programm, si concretizzò nel 1863 col sorgere dell'Associazione generale dei lavoratori, di cui Lassalle fu primo presidente. In alternativa al capitalismo privato Lassalle affermava la necessità di dar vita a cooperative di produzione, nelle quali lo Stato doveva assumersi l'onere di fornire i capitali per l'avvio delle attività economiche. Inoltre, perevitare ogni politica in difesa dei privilegi di classe, Lassalle reclamava l'esercizio da parte delle masse popolari del suffragio universale come strumento di democrazia e condizione di un'autentica giustizia sociale. Morì in duello, cui fu trascinato da una passione amorosa.
Bibliografia
D. Footman, Ferdinand Lassalle, Londra, 1946; Th. Ramm, Ferdinand Lassalle als Rechts und Sozialphilosoph, Meisenheim Glan, 1953; A. Beccari, Lassalle e la fondazione della socialdemocrazia, Milano, 1959.