Larrea, Juan
poeta e saggista spagnolo (Bilbao 1895-Córdoba, Argentina,1980). Dopo aver avuto una parte di primo piano nei movimenti d'avanguardia in Spagna, si trasferì a Parigi (1925) e quindi (1939) in Messico, Stati Uniti e Argentina, dove fu professore all'Università di Córdoba. Le sue poesie, in spagnolo e in francese, disperse per quasi mezzo secolo in riviste, furono raccolte per la prima volta in volume nel 1969 (Versione celeste). Larrea vi si rivela poeta di forte personalità e di filiazione surrealista, vero maestro nell'algebra superiore delle metafore e nella resa lirica di un mondo oscuro e caotico. In prosa ha pubblicato saggi densi e strani, quali Rendición del espíritu (1943), The Vision of Guérnica (1947), La espada de la paloma (1956), Razón de ser (1956), Teleología de la cultura (1965) e Del Surrealismo a Machupicchu (1967). Su questo poeta, che è stato forse l'unico vero surrealista spagnolo, è cresciuto progressivamente l'interesse critico, stimolato anche dalla riedizione delle opere e di saggi sparsi o inediti come Orbe, prezioso “diario” degli anni 1926-32 – anni capitali per la storia della poesia spagnola contemporanea – pubblicato nel 1990 a cura del poeta P. Gimferrer.