Langland, William
poeta inglese (ca. 1330-ca. 1400). Si suppone sia l'autore del poema allegorico The Vision of William Concerning Piers the Plowman (La visione di William concernente Pietro l'Aratore), noto anche come Piers Plowman. Di lui nulla si sa al di fuori di quanto si desume dal poema. Secondo l'ipotesi più diffusa, William (il cui cognome era forse Langland o Langley) sarebbe nato nello Shropshire (probabilmente a Cleobury Mortimer) e avrebbe ricevuto un'educazione religiosa nel monastero benedettino di Great Malvern, prendendovi gli ordini minori. Trasferitosi quindi a Londra, vi avrebbe condotto una vita grama e miserevole, facendo il sagrestano e lo scrivano pubblico. Del suo poema in versi allitterativi esistono tre versioni (da alcuni attribuite a più autori): la prima, situabile intorno al 1362, di ca. 2500 versi; le altre due, composte rispettivamente intorno al 1377 e al 1395-98, di oltre 7000 versi. Lo spunto è fornito da una visione, avuta in sogno dal poeta, di “un bel campo pieno di gente”, poveri e ricchi, contadini, chierici e personificazioni allegoriche che la Santa Chiesa invita alla ricerca della Verità; nessuno sembra conoscere la strada che a essa conduce, ma infine un contadino (Pietro l'Aratore) si offre di indicarla. La seconda parte del poema è così imperniata sulla ricerca del Bene (Do-well), che equivale alla pratica della Virtù, del Meglio (Do-bet), ossia l'insegnamento della Virtù, e dell'Ottimo (Do-best), che è l'unione delle due qualità precedenti quale si realizza appunto in Pietro (la cui figura viene infine a identificarsi con quella di Gesù Cristo). Il fervore religioso di Langland imprime al poema, pur disordinato, confuso e antiquato nella forma metrica, un accento vigoroso ed elevato mentre l'audacia e l'originalità del suo pensiero, l'acuta analisi delle esigenze politiche e religiose del tempo ne fanno un documento interessante nei suoi risvolti di polemica sociale e morale (diretti in particolare contro la Chiesa e le classi abbienti) e nella sua forza realistica.