Lìbera, Adalbèrto
architetto italiano (Villa Lagarina 1903-Roma 1963). Membro fin dal 1926 del “Gruppo 7”, partecipò attivamente all'elaborazione delle note programmatiche del razionalismo italiano, apparse tra il 1926 e il 1927 sulla Rassegna Italiana. Nel 1928 fu tra gli animatori del MIAR (Movimento Italiano per l'Architettura Razionale) organizzando nello stesso anno con Minnucci la I Esposizione di Architettura Razionale a Roma, cui fece seguito la II, nel 1931, questa volta con Bardi. Si dedicò poi alla progettazione (complesso di villini a Ostia, 1932; palazzo postale sull'Aventino, 1933; palazzo del Littorio a Roma, 1935-36) e all'attività professionale, realizzando tra l'altro il palazzo dei Congressi all'EUR a Roma (1937-38) e la villa Malaparte a Capri, una delle opere più significative del razionalismo italiano. Nel dopoguerra si è occupato anche di urbanistica (a Roma: quartiere Tuscolano, 1956; quartiere Pigneto, 1957; villaggio olimpico, 1960; quartiere residenziale Incis a Decima, dal 1960). Del 1961 è il progetto della villa Cavazza all'EUR (Roma).