Lévy, Pierre

filosofo e saggista francese (Tunisi 1956). Professore all'università di Paris-VIII “Saint Denis”, è membro del consiglio scientifico della Revue virtuelle del Centre Pompidou di Parigi, esperto di comunicazione presso il Consiglio d'Europa e membro del comitato di redazione della rivista Esprit. Il suo interesse principale è convogliato nell'analisi delle implicazioni culturali e cognitive delle tecnologie digitali. Al centro del suo pensiero sta il concetto di “intelligenza collettiva”, vale a dire un'intelligenza multidimensionale, distribuita ovunque, mobilitata in tempo reale. Con Michel Authier ha inventato gli arbres de connaissances, un sistema di rete per la valutazione e lo scambio dei saperi nelle collettività. I due hanno anche fondato Trivium, una società che realizza e commercializza il software Gingo, per la gestione degli arbres de connaissances. Tra le sue opere: La machine univers: création cognition et culture informatique (1987; La macchina universo: creazione cognizione informazione), Les technologies de l’intelligence (1990; Le tecnologie dell'intelligenza), L’ideographie dynamique: vers une imagination artificielle? (1991; L'ideografia dinamica: verso un'immaginazione artificiale?), Les arbres de connaissances (1992, con M. Authier; Gli alberi di conoscenze: educazione e gestione dinamica delle competenze), De la programmation considerée comme une des beaux-arts (1992; Della programmazione considerata come una delle belle arti), L’intelligence collective (1994; L'intelligenza collettiva), Qu’est-ce que le virtuel? (1995; trad. it. Il virtuale), Cyberculture (1997; trad it. Cybercultura: gli usi sociali delle nuove tecnologie), World philosophie: le marché, le cyberspace, la conscience (2000).

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