Lésina (isola)
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Isola (289 km²) del Mar Adriatico, nella Dalmazia centrale (Croazia), a S dell'isola di Brazza, da cui la separa il canale di Lesina. Agricoltura, pesca, turismo. Centro principale è Lesina. In serbo-croato, Hvar.
Storia
Già abitata in epoca eneolitica, nel sec. IV a. C. fu colonizzata dai Pari, ma conobbe il massimo splendore nel sec. III d. C. sotto la signoria di Demetrio di Faro che, avvantaggiandosi territorialmente dopo la sconfitta degli Illiri nel 229, fu successivamente combattuto e sconfitto per le sue attività piratesche dai Romani che conquistarono Lesina nel 219. L'isola rifiorì in epoca imperiale e passò poi sotto il dominio bizantino, quindi degli Ungheresi. Dal 1278 entrò a far parte dei possessi di Venezia, cui rimase fino al 1358. Da quell'anno l'isola conobbe varie dominazioni (Magiari, Bosnia, Ungheria, Napoli, ecc.) e tornò nel 1420 sotto i Veneziani, che la tennero fino al 1797 quando, in seguito alla caduta di Venezia, l'isola passò agli Austriaci; restò in loro possesso, eccettuato il periodo dal 1806 al 1813 in cui fu in mano francese, fino al 13 novembre 1918, quando fu occupata dall'Italia. Nel 1921, in base al Trattato di Rapallo, fu ceduta alla Iugoslavia. Occupata nuovamente dagli Italiani nel 1941, tornò alla Iugoslavia al termine della seconda guerra mondiale.
Architettura
L'isola conserva alcuni centri d'impronta tipicamente veneta. La città di Lesina ha mura bastionate dei sec. XIII-XIV e belle chiese (cattedrale del Cinquecento; S. Francesco del Quattrocento) e palazzi (Loggia di M. Sanmicheli, 1515-27; Torre dell'Orologio, gotica, del 1466). La chiesa di S. Lorenzo nel villaggio di Vrboska contiene opere del Veronese e di J. Bassano.