Lèvi, Dòro
archeologo italiano (Trieste 1898-Roma 1991). Svolse un'eccezionale attività in Mesopotamia, nell'Egeo, in Anatolia e in Libia. Negli USA (dal 1938 al 1945) presso l'Institute for Advanced Studies di Princeton e come docente alla Harvard University, diede un importantissimo contributo alla salvaguardia del patrimonio italiano durante la guerra, compilando per il Pentagono la mappa dei monumenti e delle antichità italiane da preservare durante i bombardamenti. Rientrato in Italia, fu nominato nel 1947 direttore della Scuola Archeologica Italiana di Atene, dove rimase fino al pensionamento. In quella veste, effettuò scavi di fondamentale importanza a Festòs, nell'isola di Creta, e a Iasòs, in Caria. Tra le sue pubblicazioni si ricordano: Regio Museo Archeologico di Firenze (I-II, 1922-28); Arkades, una città cretese all'alba della civiltà ellenica (1927-29); Early Hellenic Pottery of Crete (1945); Antioch Mosaic Pavements (1947). Soprattutto, imponente è l'opera in più volumi Festòs e la civiltà minoica, pubblicata a partire dal 1976.