Kumasi
città (385.192 ab. nel 1994) del Ghanacentromeridionale, capoluogo della regione dell'Ashanti; è il secondo centro urbano e commerciale del Paese dopo la capitale, ne è però il centro morale e storico, culla dell'arte negra. Fondata alla fine del sec. XVII dagli Akan, eredi dell'Impero di Ghana, a opera del re Osai Tutu, si estese su alcune colline fra i due rami del fiume Subin, in prossimità delle vie commerciali di Salaga e Kintampo che portavano dalla costa alle savane settentrionali, sviluppandosi al sicuro dall'immediata offesa degli Europei. Verso il 1850 aveva forse 15.000 ab., ma dopo le distruzioni britanniche del 1874 e 1896 scese a meno di 3000. Con l'imposizione del protettorato britannico sull'Ashanti (1901), rifiorì presto, grazie alle costruzioni stradali e ferroviarie e alla diffusione della coltura del cacao, di cui divenne il massimo centro di raccolta. Raggiunse così i 19.000 ab. nel 1911, i 36.000 nel 1931, i 54.000 nel 1948 e i 180.000 nel 1960. Dal 1903 è collegata per ferrovia a Sekondi-Takoradi e dal 1923 ad Accra, costituendo il più importante nodo di comunicazione del Paese. Possiede industrie tessili e alimentari, ma l'attività principale è il commercio, che ha il suo fulcro nel Lebanon Street, dove operano alcune centinaia di mercanti libanesi. È sede di università e del College of Technology.