Ku Klux Klan
associazione segreta razzista, sorta a Pulaski nel Sud degli Stati Uniti nel 1865, dopo l'abolizione dello schiavismo, per difendere i privilegi dei bianchi. In apparenza si prefiggeva di salvaguardare la legge e le istituzioni; in realtà svolgeva una politica persecutoria contro gli uomini di colore, con linciaggi e violenze di ogni genere. Investiti di titoli come Gran Dragone, Gran Ciclope, Gran Titano, ecc. e utilizzando segni convenzionali, i capi del Ku Klux Klan, coperti da tuniche bianche con cappucci, si imposero con l'intimidazione, la violenza e l'assassinio. L'attività delittuosa del Ku Klux Klan spinse il governo americano a emanare nel 1870 provvedimenti repressivi contro l'associazione, che però ricomparve con lo scoppio della guerra guerra mondiale con un programma xenofobo di esasperata difesa della pura razza americana. Nuovamente represso, il Ku Klux Klan ricomparve a fianco di gruppi nazisti e fascisti all'inizio della seconda guerra mondiale. Nel 1958 cambiò nome, assumendo quello di Chiesa Cristiana Nazionale, e riprese la propria attività estremistica e intransigente contro la politica di integrazione razziale condotta dal governo federale americano. Pur manifestandosi in alcuni momenti in modo ancora virulento, con la definitiva affermazione della legislazione sull'integrazione razziale e sui diritti civili (1964-65) il Ku Klux Klan è andato sempre più perdendo di peso.