Krolow, Karl
poeta tedesco (Hannover 1915-Darmstadt 1999). Professore di poetica a Francoforte e a Monaco, premio Büchner nel 1956, è stato tramite fra il surrealismo francese e la lirica romantica tedesca. La “poesia della natura” domina nelle raccolte Zeichen der Welt (1952; Segni del mondo) e Wind und Zeit (1954; Vento e tempo), mentre Unsichtbare Hände (1962; Mani invisibili) rievoca le ombre dell'infanzia. Krolow è anche originale teorico della poesia in una serie di saggi, tra cui il più esauriente è Aspekte zeitgenössischer deutscher Lyrik (1961; Aspetti della lirica tedesca contemporanea). Un felice miscuglio di spunti diaristici e critici è Minutenaufzeichnungen (1968; Annotazioni istantanee). Tra le altre opere si ricordano Nichts weiter als Leben (1970; Niente più che vivere), Der Einfachheit halber (1977; Per amor di semplicità), Nacth-Leben (1985; Notte-Vita), Als es soweit war (1988; Quando giunse il momento); Ich höre mich sagen (1992; Mi sento dire) e Die zweite Zeit (1996; Il secondo tempo).