Kristeva, Julia
IndiceLinguista, psicanalista, filosofa e scrittrice bulgara (Sliven, 1941). Vive in Francia dal 1964; negli anni Sessanta partecipa alla redazione della rivista trimestrale Tel Quel; in quegli anni elabora e sviluppa il concetto di intertestualità; collabora con Barthes, Foucault, Derrida e Sollers. Dopo aver seguito i seminari di Jacques Lacan, nel 1979 diviene psicanalista. Insegna Semiologia alla State University of New York e alla Università Paris VII - Denis Diderot; dirige inoltre il Centro Roland Barthes. Nel 2004 è insignita del Premio Holberg e nel 2018 della laurea honoris causa in Traduzione specialistica allo IULM di Milano. I suoi lavori hanno preso avvio dalla Semiologia occupandosi di dialogo, ideologemi, moda e letteratura in autori come Sade, Roussel, Beckett e Mallarmé; ha inoltre indagato i fenomeni dell'amore e della depressione, l'idea di esilio e il problema della fede. Nel 1997 è stata al centro di una polemica sollevata da parte di Sokal e Bricmont, autori di Impostures intellectuelles, che la accusavano di una conoscenza approssimativa della matematica che ella impiega in linguistica mostrando una rilevanza dei principi matematici in questa disciplina probabilmente inesistente. La Kristeva è considerata una delle maggiori esponenti del femminismo francese e le sue posizioni hanno influenzato femminismo e critica letteraria femminista in Gran Bretagna e USA; è inoltre autrice di romanzi polizieschi, i cui protagonisti si rivelano attraverso dispositivi psicologici assimilabili a quelli del tardo Dostoevskij. Nel 2018 il governo di Sofia ha rivelato che dal 1971 la Kristeva sarebbe stata una agente del Comitato per la Sicurezza dello Stato con il nome in codice “Sabina” e che avrebbe informato regolarmente i servizi segreti bulgari delle attività dei gruppi intellettuali francesi di cui faceva parte. La Kristeva ha sempre negato ogni coinvolgimento.
Bibliografia
Opere di Julia Kristeva
Séméiôtiké. Ricerche per una semanalisi, Milano 1978; Materia e senso. Pratiche significanti e teoria del linguaggio, Torino 1989; I Samurai, Torino 1991; Hannah Arendt. La vita le parole, Roma 2005; Melanie Klein. La madre la follia, Roma 2006; La testa senza il corpo. Il viso e l'invisibile nell'immaginario dell'Occidente, Roma 2009; A Gerusalemme. Il bisogno di credere tra monoteismi e secolarizzazione, Milano-Udine 2014
Opere su Julia Kristeva
D. Crownfield, Body/Text in Julia Kristeva: Religion, Women, and Psychoanalysis, New York 1992; J. Radden, The Nature of Melancholy: From Aristotle to Kristeva, Oxford 2000; K. Ives, Julia Kristeva: Art, Love, Melancholy, Philosophy, Semiotics and Psychoanalysis, Maidstone 2010