Kostunica, Voijslav
uomo politico iugoslavo (Belgrado 1944). Dopo essersi laureato in giurisprudenza, è stato docente presso l'Università di Belgrado fino al 1974, anno in cui, per le sue idee anticomuniste e per non aver giurato fedeltà al regime, è stato espulso da tutte le università iugoslave. Nel 1989, spinto dalla ventata riformista giunta dall'Est europeo con la caduta del Muro di Berlino, ha iniziato a prendere parte attivamente alla vita politica del Paese: prima cofondando il Partito democratico e, dal 1990 al 1997, come deputato del Parlamento serbo. Allontanatosi poi, per disaccordi, dal Partito democratico, nel 1992 ha fondato il Partito democratico serbo, di cui è presidente. Nazionalista convinto, ha assunto, nel 1999 durante la guerra del Kosovo, posizioni dure sia nei confronti della Comunità internazionale (in particolare degli Stati Uniti), sia del presidente Milosevic, che gli sono valse il favore del popolo iugoslavo, che lo ha acclamato capo di Stato nelle elezioni presidenziali. Ricopriva la carica più alta dello Stato dal 2000 al 2003, mentre quella di primo ministro dal febbraio 2004 al luglio 2008.