Kinshasa
Indicecapitale della Repubblica Democratica del Congo, 307 m s.m., 7.851.000 ab. (2007), costituisce anche provincia, 9.965 km², 4.787.000 ab. (stima 1998).
Kinshasa. Veduta di una delle vie del centro.
De Agostini Picture Library/S. Vannini
Generalità
Situata sulla sinistra del fiume Congo, che qui si allarga a formare un vasto bacino, il Pool Malebo (già Stanley Pool), di fronte a Brazzaville, visibile sulla sponda opposta. La città si estende su una superficie composta da un vasto altopiano (Kwango), da una catena di colline (i monti Ngaliema, Amba, Ngafula) e da una pianura paludosa attigua al Pool Malebo. Kinshasa rappresenta un caso emblematico di città africana cresciuta “a fungo” dopo la decolonizzazione: contava, infatti, una popolazione di 400.000 ab. nel 1960, più che triplicata nel decennio successivo e poi più che decuplicata. La capitale ha patito lungamente gli eccessi della politica e di uno sviluppo demografico incontrollabile, tuttavia all'inizio del Duemila è ancora uno dei maggiori centri culturali e intellettuali del Centro Africa, dove opera una fiorente comunità di artisti e musicisti, ed è considerata la seconda città francofona al mondo, dopo Parigi e davanti a Montréal. La città ospita tre grandi università (l'Università di Kinshasa, che iniziò le attività didattiche nel 1954 come Università di Lovanio; la Congo Protestant University la National Pedagogy University), una scuola d'arte (l'Accademia di belle arti, ABA, un istituto di insegnamento delle arti visive e delle arti applicate) e numerosi impianti sportivi. All'interno dell'università è possibile visitare il Museo Storico (particolarmente interessante per quanto riguarda la preistoria) e il Museo Etnografico. Notevole anche il Santuario dei bonobo, il Giardino Zoologico di Gombe, il Parco de Boeck, e il Giardino Botanico.
Urbanistica
Lo sviluppo urbanistico di cui la città è stata protagonista è stato intenso e complesso. Il centro delle attività politico-amministrative si trova nella sezione nordoccidentale dell'agglomerato, presso il fiume, e mantiene il razionale impianto di matrice europea, con strade radiali raccordate da una direttrice semicircolare, che segue l'andamento rivierasco. Da quest'ultima si dirama, verso E, un ampio boulevard (30 Giugno) che rappresenta l'asse del quartiere commerciale, con pianta viceversa ortogonale, esteso alle spalle del porto fluviale; qui è ubicato il vecchio aeroporto di Ndolo. In direzione S si espandono i quartieri residenziali africani, anch'essi impostati su un reticolo viario a maglie prevalentemente rettangolari, con edifici moderni e buoni servizi, sia pubblici che privati. Tutto intorno si è estesa la periferia riproducendo, spesso, le caratteristiche degli insediamenti indigeni di provenienza degli immigrati e in cui proliferano le piccole attività del commercio al dettaglio. Kinshasa, come molte città dell'Africa, appare dunque come una città di forti contrasti dove coesistono fianco a fianco aree commerciali, ricchi isolati residenziali e baraccopoli.
Storia
Le origini dell'insediamento risalgono a due villaggi (Kintambo e Kinshasa), raggiunti da H. M. Stanley nel 1877, ma la fondazione vera e propria della città - nel punto in cui il fiume Congo diventava navigabile in direzione delle sorgenti - avvenne, con il nome di Léopoldville, nel 1881. L'importanza del centro si accrebbe enormemente quando esso fu raggiunto dalla ferrovia proveniente da Matadi (1898). Nel 1923 vi fu trasferita, da Boma, la sede del governo coloniale del Congo Belga. In quel periodo, Léopoldville era limitata ai comuni di Kintambo e della Gombe, sviluppati introno alla Baia di Ngaliema; solo in seguito nacquero i comuni di Barumbu e di Lingwala. All'atto dell'indipendenza nazionale (1960) divenne capitale dello Stato e sei anni dopo cambio nome in quello attuale.
Economia
Kinshasa è il principale centro industriale del Paese, dove vengono lavorate le materie prime (cobalto, rame, niobio, tantalio, petrolio, diamanti, oro, argento, zinco, manganese, stagno, uranio, carbone) e molti dei prodotti naturali (caffè, zucchero, frutta, olio di palma, gomma, tè, chinino, manioca, olio di palma, mais, prodotti in legno) che arrivano dall'interno del Paese. Le localizzazioni industriali sono venute concentrandosi a W: stabilimenti alimentari, tessili, meccanici, chimici, per la lavorazione del legno e della gomma. Nonostante le potenzialità del fiume Congo per quanto riguarda l'energia idroelettrica, la città e il Paese soffrono di carenze di rete elettrica e idrica, di presidi socio-sanitari ecc. La città è servita dal nuovo aeroporto internazionale, ubicato 20 km ca. a SE del centro urbano, all'estremità del quartiere di Ndjili.