Khorsābād
centro dell'Iraqnordorientale, nel governatorato di Nineveh, 25 km a NE di Mosul, alla sinistra del fiume Tigri. Sorge sulle rovine della città di Dūr-Šarrukīn (o Dursharrukīn), edificata da Sargon II come capitale del suo regno fra il 713 e il 706 a. C. e mai completata, dato che il successore Sennacherib riportò la capitale a Ninive; la città ebbe una breve vita, ma un'intensa fioritura artistica . Costruita secondo un preciso piano urbanistico, aveva pianta quadrata di ca. 1700 m di lato, delimitata da poderose mura (alte 23 m e larghe 24) con sette porte d'accesso, di cui tre monumentali. Nella cittadella, interna alla città e chiusa anch'essa da mura, sorgevano il grandioso palazzo imperiale con il quartiere residenziale, un complesso di templi e la ziqqurat, nonché altre grandi costruzioni, tra cui il tempio di Nabū su una terrazza di 83 x 140 m. Esternamente alla cittadella ma entro le mura sono stati anche scavati il cosiddetto palazzo F, ispirato a modelli neo-ittiti, e il tempio dei Sibitti. Con le sue porte monumentali fiancheggiate da leoni androcefali alati (lamassu) e i grandi bassorilievi policromi che ornavano le sale e i cortili (in parte al Louvre), Khorsābād è di fondamentale importanza per la conoscenza dell'arte assira.
Khorsabad. Toro androcefalo alato proveniente dal palazzo imperiale (sec. VIII a. C.; Parigi, Louvre).
De Agostini Picture Library/G. Dagli Orti
Khorsabad. Rilievo con scena di caccia dal palazzo imperiale di Sargon II (Parigi, Louvre).
De Agostini Picture Library/G. Dagli Orti