Khartoum (città)

Indice

(Al Khartūm). Capoluogo dell'omonima regione e capitale del Sudan, 378 m s.m., 947.483 ab. (1993), l'agglomerato urbano 4.762.000 ab. (2007).

Generalità

È posta alla confluenza del Nilo Azzurro e del Nilo Bianco, che danno origine qui al Nilo vero e proprio; il corso dei due fiumi la separa rispettivamente dalle città di Khartoum North e di Omdurman (Umm Durmān), con le quali forma una conurbazione cresciuta attorno all'isola di Tuti. La pianta della città è impostata su vie rettilinee, ampie e spesso alberate, su cui si affacciano edifici pubblici centrali (ministeri e scuole), in stile coloniale. La popolazione, assai mescolata dal punto di vista etnico e religioso a causa della forte immigrazione, si è decuplicata nella seconda metà del sec. XX (contava, infatti, poco più di 60.000 ab. nel 1950). La capitale è sede universitaria: fondata come Gordon Memorial College (1902), l'Università venne poi ribattezzata con il nome della città nel 1930. Tra gli istituti di istruzione superiore anche il Bayan College of Science and Technology (attivo dal 1997) e il Computer Man College (1991).

Storia

Fondata nel 1822 da Moḥammed ʽAlī, come piazzaforte militare, divenne capitale del Sudan nel 1830. A causa della rivolta mahdista sopportò un lungo assedio (1884-85) sostenuto dal generale C. G. Gordon (chiamato dal governo anglo-egiziano) il quale dovette alla fine cedere agli assedianti subendo la decapitazione. Nel 1898 Khartoum fu ripresa da lord H. H. Kitchener che sconfisse i mahdisti nei pressi di Omdurman e la città diventò la capitale del Sudan anglo-egiziano. Quando il Paese ottenne l'indipendenza, nel 1956, Khartoum divenne infine la capitale del più esteso Stato del continente africano.

Arte

Tra i luoghi di interesse si annoverano il Museo Nazionale del Sudan, nel cui giardino si può osservare la ricostruzione di due templi egiziani, recuperati nella Nubia dopo l'allagamento del Nasser. Tra le costruzioni recenti è interessante la torre dell'hotel Al-Fateh, dalla curiosa forma di uovo. Il mercato di Omdurman, sulla sponda opposta del Nilo, è meta di turisti per il tripudio di colori, odori e rumori, così come grande attrattiva riveste la vista della confluenza tra i due bracci del Nilo, osservata dal vecchio ponte in metallo. Numerosi anche i luoghi di culto per le chiese cattolica (la città è sede dell'arcidocesi di Khartoum), anglicana e copta, oltre che per la religione islamica.

Economia

Khartoum gode di una fiorente economia. Numerose sono le attività commerciali, mentre le principali industrie operano nei rami alimentare, tessile, meccanico, poligrafico, della gomma e del vetro. I prodotti petroliferi provengono dal N del Paese, ma una delle principali raffinerie è situata a Khartoum North: il primo oleodotto per il trasporto del greggio, tra Khartoum e Port Sudan, venne completato nel 1977. Khartoum è un importante nodo per le comunicazioni stradali e ferroviarie: queste ultime si diramano per Wadi Halfā' (sul confine egiziano), Nyala (ai piedi del Darfur), Wāw (nella sezione sudoccidentale del Paese), Kassāla (presso il confine etiopico) e Port Sudan (sul Mar Rosso). La città è servita da un aeroporto internazionale, costruito a S di Khartoum e poi, a causa dello sviluppo urbano, inglobato all'interno dell'agglomerato urbano.

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