Kariotákis, Kóstas
poeta greco (Tripoli 1896-Prevesa 1928). Laureato in legge ad Atene nel 1917, viaggiò brevemente in Germania e in Italia (1924), in Romania (1926) e a Parigi (1928), dove ritrovò la poetessa Maria Poliduri, che lo aveva amato appassionatamente e che doveva sopravvivergli soltanto due anni. Dal sodalizio con A. Levendis nacque il periodico satirico La gamba (1919), da quello con C. Sakellariadis la rivista teatrale Pêle-Mêle (1921). Pubblicò ad Atene tre raccolte di liriche: Il dolore degli uomini e delle cose (1919), Nepenti (1921), Elegie e Satire (1927). Tradusse poesie dal francese e dal tedesco, scrisse alcuni racconti e molte lettere. La sua poesia ha un timbro modesto e appare sciatta, specie dal punto di vista formale, ma ha una fisionomia inconfondibile. L'elegante brio del farceur e l'irrisione dello scettico si venano di una malinconia che, sul finire della breve esperienza umana del poeta (morì suicida), s'incupisce in un acre senso di soffocamento e di disgusto.