Jina
(sanscrito, Vincitore). Titolo di Vardhamāna il Mahāvira (Grande Eroe), fondatore del giainismo (Vaishali ca. 549 a. C.-Pava ca. 477). La sua biografia, variamente intessuta di elementi leggendari, presenta grandi analogie con quella del Buddha, del quale il Jina è conterraneo e contemporaneo: nasce da stirpe regale; educato a corte, si sposa e ha un figlio. Dopo la morte dei genitori, distribuisce le sue ricchezze e si ritira a meditare nel bosco. Dopo 13 anni di ascesi, raggiunge l'onniscienza. Trascorre i rimanenti 30 anni della sua vita andando in giro a predicare. Dalla sua rivelazione nasce il giainismo, la religione dei Jaina (seguaci del Jina). § Con lo stesso termine erano denominati i 24 Maestri o Profeti della comunità in quanto “vincitori” (sancrito jina) del ciclo delle esistenze. In loro onore erano innalzate nei templi grandi statue (per esempio nei templi sul monte Abu) e dai fedeli erano portate offerte di fiori e di frutta. Per l'iconografia relativa si veda alla voce giainismo.