Jebeleanu, Eugen

poeta romeno (Cîmpina 1911-Bucarest 1991). Dopo aver coltivato la poesia ermetica nelle prime raccolte (Eremi assolati, 1929; Cuori sotto le spade, 1934), è passato poi al poema epico-lirico (Balcescu, 1952; Nel villaggio di Sahia, 1952). La sua opera più conosciuta, per la violenza del pathos con cui viene rivissuto in scene apocalittiche il dramma, è Il sorriso di Hiroshima (1958). Il motivo del cataclisma torna nei Canti contro la morte (1963), mentre la scomparsa della moglie gli ispira le Elegie per il fiore falciato (1967) e, in parte, anche la raccolta Hannibal (1973). Nel volume di versi L'arpa e il Minotauro (1977) Jebeleanu esprime il rifiuto della resa di fronte al male e alla morte.

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