Itapac
rete pubblica italiana per la trasmissione dati a commutazione di pacchetto, entrata in funzione nel 1984. L'accesso alla rete Itapac è consentito ai terminali sincroni a pacchetto, tramite circuiti dedicati, e ai terminali asincroni a carattere, tramite circuiti dedicati o circuiti commutati della rete telefonica pubblica. La rete Itapac è strutturata funzionalmente su due livelli gerarchici: a) il livello superiore è costituito dai nodi a commutazione di pacchetto (NCP), collegati tra loro a maglia completa, che svolgono funzioni di commutazione del traffico; b) il livello inferiore è costituito dagli adattatori concentratori di pacchetto (ACP), collegati a stella al nodo (NCP) di competenza, che svolgono principalmente funzioni di accesso, raccogliendo il traffico dei terminali X.25 e X.28. I sistemi ACP effettuano per i terminali a carattere X.28 le operazioni di Packet Assembling Disassembling (PAD, assemblaggio e dissassemblaggio di pacchetti) consistenti, in fase di trasmissione, nell'acquisizione dei dati dal terminale asincrono e nella loro trasformazione in pacchetti X.25 gestibili dalla rete Itapac e, in fase di ricezione, nell'operazione inversa di decompattamento del pacchetto X.25 ricevuto dalla rete e nella sua trasformazione in un formato comprensibile al terminale. Diversamente da quanto avviene nella rete telefonica, in cui un circuito fisico è assegnato a una chiamata, in Itapac le risorse di rete (nodi e circuiti) sono condivise tra tutte le connessioni in corso senza essere attribuite staticamente a nessuna (si parla infatti di collegamenti virtuali e non fisici). Ogni messaggio è suddiviso in entità elementari chiamate pacchetti che, una volta inviati sulla rete, giungono al destinatario attraverso un percorso virtuale stabilito al momento dell'instaurazione della connessione. La rete Itapac fornisce due servizi base: i circuiti virtuali commutati (SVC, Switching Virtual Circuit), tramite i quali due utenti della rete stabiliscono una connessione temporanea su base chiamata, e i circuiti virtuali permanenti (PVC, Permanent Virtual Circuit), tramite i quali due terminali sono collegati in modo permanente da una connessione virtuale sempre attiva. Oltre ai servizi di base, viene fornita un'ampia gamma di prestazioni opzionali assegnate su base contrattuale e/o gestibili su base chiamata.