Istituto Bancàrio di San Pàolo di Torino
istituto di credito di diritto pubblico che trova le sue origini nella Venerabile Compagnia di San Paolo, fondata nel 1563 a Torino con scopi di beneficenza. Dopo successive trasformazioni, nel 1932 divenne un ente di diritto pubblico e nel 1950 assunse l'attuale denominazione. L'Istituto Bancario di San Paolo di Torino è abilitato anche all'esercizio del credito fondiario e al finanziamento di opere pubbliche e impianti di pubblica utilità mediante sezioni speciali. Nel 1995, sono entrate nel capitale dell'Istituto Bancario di San Paolo di Torino l'IMI (Istituto Mobiliare Italiano), realizzando quindi con questo una partecipazione incrociata, l'INA e le Ferrovie dello Stato. Sono state poi, nel 1996, incorporate CREDIOP e la Banca Nazionale delle Comunicazioni, capitale dell'Ambroveneto. Nel 1997 ne è stata avviata la privatizzazione e, nell'anno successivo, realizzata la fusione con l'IMI, dando vita al primo gruppo bancario italiano, denominato San Paolo-IMI S.p.A. Il nuovo gruppo, che opera in Italia e all'estero, svolgendo attività diversificate nel settore bancario e finanziario, della previdenza assicurativa, del leasing e del factoring, nel 2000 ha acquistato dalla Banca Nazionale del Lavoro la sua quota di capitale del Banco di Napoli. Il Gruppo ha aumentato le sue capacità distributive e la sua presenza territoriale, specialmente nel Nord-Est d'Italia, anche grazie all'integrazione con il gruppo Banca Cardine nel 2002. Nell'agosto 2006 decideva di fondersi con Banca Intesa, per dare vita a un unico gruppo bancario a partire dal 1° gennaio 2007.