Imai, Tadashi

regista cinematografico giapponese (Tōkyō 1912-1991). Affermatosi per polemico vigore anti-imperiale con Un nemico del popolo (1946), confermatosi con Finché non c'incontreremo di nuovo (1950), lirica vicenda di due amanti divisi dalla guerra, divenne alfiere della produzione indipendente progressista con Nonostante tutto viviamo (1951). Generoso e vibrante, anche se eclettico, si fece internazionalmente stimare per Acque torbide (1954), in cui descrisse tre dolorosi e poetici destini di donne, e Ombre in pieno giorno (1956), audace pamphlet sul sistema giudiziario che contribuì alla soluzione di un caso penale ancora aperto. Altri film notevoli: Le ragazze di Okinawa (1953), Gente della risaia e Storia di un amore puro (1957), Tamburo nella notte (1958), Kiku e Isamu (1959), giunto alla Mostra di Venezia, Le vecchie del Giappone (1962), Bushidō (1963), La resa dei conti (1967), Il ponte non attraversa il fiume (1969), Takiji Kobayashi (1975).