Iberomaurusiano
aspetto culturale del Paleolitico superiore e dell'Epipaleolitico dell'Africa settentrionale, che comprende il litorale algerino, quello marocchino da Capo Rhir a Tunisi, ma ha anche una diffusione interna, nel medio e alto Atlante marocchino e nell'Atlante sahariano, con insediamenti in grotte e ripari o all'aperto. L'industria è caratterizzata dalla frequenza di lamelle a dorso abbattuto, da bulini su frattura e da grattatoi corti. Il tipo umano dell'Iberomaurusiano è quello di Mechta-el-Arbi, in Algeria, conosciuto da ca. 500 individui rinvenuti in ca. 30 siti. L'ambiente, mediterraneo, era leggermente più freddo dell'attuale. Oltre alla caccia a numerose specie, tra cui antilopi, gazzelle, gnu, cervi, leoni, volpi, lepri e tartarughe, veniva praticata un'intensa attività di raccolta di molluschi. L'Iberomaurusiano è cronologicamente situato tra il XXI e l'VIII millennio e presenta un'evoluzione nell'arco di questo lungo periodo.