Hildesheimer, Wolfgang
scrittore e autore drammatico tedesco (Amburgo 1916-Poschiavo, Svizzera, 1991). Di origine ebraica, compì i suoi studi in Gran Bretagna. Nel 1937 lavorò come scenografo a Salisburgo, per poi tornare a Londra a studiare pittura e grafica. Dal 1939 al 1945 si recò in Palestina come ufficiale del Servizio Informazioni inglese. Negli anni successivi, fino al 1949, lavorò come interprete al processo di Norimberga. Grazie al molteplice retroterra culturale, l'opera di Hildesheimer, che dà inizio allo sperimentalismo linguistico, ha per presupposto la catastrofe postbellica del linguaggio, l'impossibilità di scrivere cose che non siano già state scritte e la ricerca di sbocchi in giochi stilistici, come dimostrano i suoi primi e svariati lavori quali i racconti di Lieblose Legenden (1952; Leggende senza amore), il libretto operistico Das Ende einer Welt (1953; La fine di un mondo), il romanzo Paradies der falschen Vögel (1953; Il paradiso degli uccelli finti), la commedia Der Drachenthron (1955; Il trono dei draghi – rielaborata nel 1960 col titolo Die Eroberung der Prinzessin Turandot, La conquista della principessa Turandot). Numerosi i radiodrammi, ispirati chiaramente al teatro dell'assurdo di Beckett e alla morte dell'arte: Herrn Walser Raben (1960; I corvi del signor Walser), Die Verspätung (1961; Il ritardo), Unter der Erde (1964; Sotto la terra). Oltre a una fondamentale e discussa biografia di Mozart (1977), è autore di importanti romanzi tra cui il surreale Tynset (1975), testo essenziale dell'avanguardia europea, e Marbot (1981), probabilmente il suo capolavoro, precisa radiografia dei mali che affliggono l'uomo moderno, in cui la biografia di un personaggio inventato si mescola a personaggi storici. Negli ultimi anni si dedicò alla pittura e soprattutto ai collages, riscuotendo un clamoroso successo internazionale.