Hayter, Stanley William
pittore e incisore inglese (Hackney, Londra, 1901-Parigi 1987). Protagonista tra i più originali del surrealismo, la sua opera fu fondamentale nella genesi dell'espressionismo astratto. Hayter, diplomatosi in chimica e in geologia nel 1921, iniziò a dipingere in Medio Oriente, dove si trovava per lavoro. Nel 1926 si stabilì a Parigi e nell'anno successivo fondò l'“Atelier 17”, lo studio-laboratorio che accolse i rappresentanti più noti del surrealismo e dell'arte astratta. Nel 1940 Hayter emigrò negli Stati Uniti, dove insegnò dapprima all'Art Institute di San Francisco; poi riaprì a New York l'“Atelier 17”, dove confluirono molti artisti della nuova generazione americana, fra i quali J. Pollock, W. Baziotes, M. Rothko e W. de Kooning. Nel 1950 si ritirò definitivamente a Parigi proseguendo l'attività dell'“Atelier 17”. Hayter, conosciuto per lo più per la sua attività di docente, nel suo lavoro di incisore inventò e mise a punto procedimenti nuovi che rivoluzionarono i termini e i confini della grafica; nelle incisioni come nelle tele mirò soprattutto a restituire l'immagine del movimento in se stesso, come si può osservare confrontando le opere dei primi anni (Paesaggi urbani, 1930; La camicia di Nesso, 1943), con quelle seguenti (da Mar dei Sargassi, 1957, a Kerry, 1986).