Hayashi, Fumiko
scrittrice giapponese (1903-1951). Trascorse i primi anni della sua vita vagabondando al seguito dei genitori, venditori ambulanti, da un villaggio all'altro, cambiando scuola innumerevoli volte, finché la famiglia si stabilì per un certo tempo a Onomichi. Terminate le scuole superiori, Hayashi decise nel 1922 di trasferirsi a Tōkyō dove nei successivi quattro anni si adattò a fare i mestieri più disparati. Questo periodo, segnato dalla miseria e da infelici esperienze sentimentali, verrà descritto più tardi, senza sentimentalismi ma con una certa ironia, nel romanzo più famoso della scrittrice, Hōrōki (1930; Cronaca di un vagabondaggio). L'opera ebbe un immediato successo sia per l'assoluta franchezza con la quale descrive le vicende sia per la vitalità che ne anima le pagine. In seguito pubblicò Fûkin to uo no machi (1931; La città dei pesci e della fisarmonica), un breve toccante racconto dedicato agli anni dell'infanzia, e Nakimushi Kozō (1934; Un ragazzino piagnucolone). Durante la seconda guerra mondiale fu in Cina come corrispondente del Mainichi shimbun e successivamente nel Sud-Est asiatico. Queste esperienze avrebbero fornito materiale per il romanzo Ukigumo (1950-51; Nuvole fluttuanti). La fine della guerra confermò il suo successo come scrittrice. Oltre a due racconti, Bangiku (1948; Tardo crisantemo) e Shitamachi (1949; La periferia), giudicati fra i migliori, seguitò a scrivere e a pubblicare con ritmo febbrile. Morì nel 1951, lasciando incompiuti il romanzo Meshi (Il pasto) e una serie di racconti.