Hallstein, Walter
Indiceuomo politico tedesco (Magonza 1901-Stoccarda 1982). Giurista e docente universitario, sottosegretario agli Esteri della Repubblica Federale di Germania (1951-58), legò dapprima il suo nome alla “dottrina Hallstein”. Divenuto presidente della Commissione della CEE (1958), si batté per il rafforzamento e l'ampliamento della Comunità europea, attirandosi l'ostilità di De Gaulle, per le cui pressioni dovette lasciare la carica nel 1967.
Con questo nome si designa la regola autoimpostasi dalla Repubblica Federale di Germania di considerare atto ostile nei propri confronti il riconoscimento della Repubblica Democratica Tedesca da parte di terzi Paesi. Fu enunciata esplicitamente per la prima volta nel dicembre 1955 e poi applicata nell'ottobre 1957 con l'automatica rottura dei rapporti diplomatici con la Iugoslavia. Sostanzialmente nociva agli interessi di Bonn, la dottrina Hallstein fu ripudiata solo dopo l'avvento al potere della coalizione SPD-FDP (Partito socialdemocratico-Partito liberale) nel 1969 e l'avvio dell'Ostpolitik di Brandt e Scheel.