Gurnah, Abdulrazak
scrittore e romanziere tanzaniano naturalizzato britannico (Zanzibar 1948). Trasferitosi in Gran Bretagna all’età di 18 anni per sfuggire alla crisi politica e sociale del suo Paese, studia al Christ Church College di Canterbury, quindi consegue un PhD all’Università del Kent. Dopo una breve parentesi di insegnamento alla Bayero University, in Nigeria (1980-1983), inizia a insegnare letteratura inglese e postcoloniale presso l'Università del Kent, dove rimane fino al pensionamento avvenuto nel 2017. Scrittore attento ai problemi del colonialismo e alle vicende del postcolonialismo in Africa, in India e nell’area caraibica, ha pubblicato il suo primo romanzo, Memory of Departure, nel 1987. Sono seguiti Pilgrims Way (1988), Dottie (1990), Paradise (1994; Paradiso, 2007), Admiring Silence (1996), By the Sea (2001; Sulla riva del mare, 2002), Desertion (2005; Il disertore, 2006), The Last Gift (2011), Gravel Heart (2017), Afterlives (2020). E’ anche autore di una serie di racconti (The collected stories of Abdulrazak Gurnah, 2004; My Mother Lived on a Farm in Africa, 2006) e di saggi (Essays on African writing, 1993-1995; The Cambridge Companion to Salman Rushdie, 2007). Nel 2021 ha ricevuto il premio Nobel per la letteratura «per la sua intransigente e compassionevole penetrazione degli effetti del colonialismo e del destino del rifugiato nel divario tra culture e continenti».