Guardian, The-

(Il guardiano), quotidiano politico inglese, indipendente di orientamento liberale. Fondato nel 1821 come The Manchester Guardian da J. E. Taylor, assunse l'attuale testata nel 1959, più rispondente all'udienza internazionale acquisita con l'autorevolezza dei suoi servizi. Alla modifica del nome è seguito anche lo spostamento della sua sede da Manchester a Londra, mentre invariata è stata la linea editoriale vicino al Labour Party. Dal 1975 al 1995 The Guardian è stato diretto da Peter Preston che, nel corso degli anni ne ha rinnovato la veste grafica, lo stile e l'approccio alle notizie. Nel 1992 ha lanciato G2, supplemento di approfondimento politico formato tabloid di grande successo. L'anno successivo ha acquisito il giornale domenicale The Observer. Nel 1995 la direzione del Guardian è passata ad Alan Rusbridger che, per fronteggiare la generale crisi della stampa britannica dei primi anni Duemila, ha deciso di passare al formato tabloid. Nel 2004 dal tabloid il Guardian è passato al formato Berlinese (leggermente più ampio) e ha introdotto la stampa a colori in tutte le pagine, particolarmente gradita dagli inserzionisti pubblicitari. Avendo assunto una posizione generalmente critica nei confronti degli interventi militari britannici in Iraq e Afghanista, il Guardian ha trovato nuovi lettori tra coloro che erano contrari alla guerra, sia nel Regno Unito sia negli Stati Uniti. Dal 2015 alla direzione del quotidiano c'è Katharine Viner, che nel 2018 ha stabilito il ritorno al formato tabloid. Il Guardian promuove due importanti premi letterari, il premio per l'opera prima Guardian First Book Award e il premio di narrativa per ragazzi Guardian Children's Fiction Prize. Il Guardian fa parte del gruppo multimediale Guardian News and Media, a sua volta parte di una fondazione senza scopo di lucro chiamata Scott Trust, che ne garantisce garantisce l'indipendenza editoriale, impedendo scalate da parte di altri gruppi.