Greeley, Horace
giornalista e uomo politico statunitense (Amherst, New Hampshire, 1811-Pleasantville, New York, 1872). Dopo aver fondato il settimanale di attualità e critica letteraria New Yorker (1834) e diretto i settimanali di tendenza whig The Jeffersonian (1838) e The Log Cabin (1840), nel 1841 fondò il Tribune di New York, che diresse per trent'anni esercitando un'influenza senza precedenti sull'opinione pubblica nordista. Seguace delle idee sociali di C. Fourier, egli sostenne il movimento del Free Soil Party e, per la causa antischiavista, fece molto di più delle agitazioni degli abolizionisti. Intorno agli anni Cinquanta del sec. XIX esercitò un ruolo politico significativo: denunziò il Kansas-Nebraska Bill del 1854, fu uno dei capi nella formazione del Partito repubblicano e sostenne Lincoln nelle elezioni del 1860. Fautore di una politica di conciliazione nei confronti del Sud, non si oppose al programma di ricostruzione perché estendeva il voto agli afroamericani. Nel 1872 abbandonò il giornalismo per la politica: fu candidato presidenziale dei liberali repubblicani, con appoggio democratico, ma venne sconfitto da U. S. Grant.