Grassòbbio
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comune in provincia di Bergamo (7 km), 225 m s.m., 8,25 km², 5378 ab. (grassobbiesi), patrono: sant’ Alessandro (26 agosto).
Centro situato presso la sponda destra del fiume Serio. Menzionato in documenti del sec. XII, fu coinvolto nelle lotte tra guelfi e ghibellini (sec. XIII-XIV). Passò in seguito alla Repubblica di Venezia (1428) e nel sec. XVII fu devastato prima da un'alluvione del Serio (1620) e poi dalla peste (1630). Risale al Cinquecento la chiesetta dell'Assunta, presso il cimitero, che custodisce affreschi del sec. XVII. § È di grande rilievo l'industria, con aziende operanti in una gamma molto diversificata di settori: alimentare, tessile (abbigliamento e biancheria intima), chimico, meccanico, cartotecnico, delle arti grafiche, dei materiali per l'edilizia e della lavorazione dei metalli (lavorazione e stampaggio). Attivo il commercio, mentre è secondaria l'agricoltura, con produzione di ortaggi, frutta, cereali e foraggi.