Grandi, Achille
organizzatore sindacale italiano (Como 1883-Desio 1946). Dopo la prima guerra mondiale fu tra i promotori della Confederazione “bianca” delle associazioni sindacali cattoliche; diresse la Confederazione Italiana dei Lavoratori dal 1922 fino alla sua soppressione (1926) a opera del regime fascista. Dal 1919 al 1926 deputato per il Partito Popolare, eletto nel collegio della Monza operaia, espresse in modo netto la sua posizione antifascista. Partecipò attivamente al movimento di Liberazione e durante il periodo clandestino del 1943 condusse, come rappresentante della Democrazia Cristiana, con Buozzi e Di Vittorio le trattative per l'unità sindacale. Segretario, per la corrente sindacale cristiana, della CGIL unitaria dal 1944 fino alla sua morte, eletto all'Assemblea Costituente, egli fu tenace sostenitore, alla luce della debolezza delle forze sociali di fronte al fascismo, dell'unità delle forze sindacali, pur consapevole, come testimonia la nascita delle ACLI di cui fu primo presidente, che tale unità fosse fondata sul rispetto delle diverse concezioni sindacali dei lavoratori.